Fine della linea? Il piano per la megalopoli saudita NEOM The Line “implica una tecnologia che non esiste” ed è “slegato dalla realtà”, dicono gli addetti ai lavori mentre i funzionari ammettono lunghi ritardi con una metropoli di 106 miglia “ridotta a sole 1,5 miglia con scadenza 2030″.
La rivelazione che il progetto della megalopoli dell’Arabia Saudita “The Line” è stato ridimensionato è l’ultimo segnale che l’audace impresa di costruzione dello stato del regno non sta andando secondo i piani.
The Line è uno dei 15 progetti annunciati come parte dell’ambiziosa impresa NEOM di Mohammed bin Salman, che fa parte del programma generale “Vision 2030” del principe ereditario per rimodellare l’economia e l’immagine del suo paese dipendente dal petrolio.
La metropoli lineare avrebbe dovuto ospitare circa 1,5 milioni di residenti entro la fine del decennio, con l’intenzione di aumentare la sua piena capacità fino a nove milioni.
La struttura, alta 1.640 piedi, avrebbe dovuto estendersi su 106 miglia di deserto, ma – secondo persone a conoscenza della questione, citate da Bloomberg – ora sarà lunga solo un miglio e mezzo (una percentuale pari al 98% di riduzione della sua durata prevista) e ospiterà solo 300.000 persone entro il 2030.
Il fatto che sia stato ridimensionato è solo l’ultimo segnale che la megalopoli di Bin Salman è in fase di stallo prima ancora di decollare.
Gli analisti hanno espresso a lungo scetticismo sul progetto che ha pubblicizzato una tecnologia che deve ancora essere inventata. Un ex lavoratore una volta descrisse The Line come “non legato alla realtà”.