La NATO ha celebrato ieri il suo 75° anniversario. In questa occasione, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha descritto l’alleanza come «la più forte, la più coerente e quella di maggior successo» della storia. «All’inizio avevamo 12 membri. Oggi siamo 32».
Il trattato costitutivo della NATO, che normalmente è conservato presso il Dipartimento di Stato americano a Washington, è stato trasportato in aereo appositamente per la cerimonia presso la sede dell’alleanza a Bruxelles. «Mai prima d’ora un singolo documento con così poche parole ha significato così tanto per così tante persone», ha detto Stoltenberg, riferendosi al trattato.
La guerra in Ucraina – La celebrazione è stata però oscurata dalla guerra e dalle preoccupazioni per un possibile ritorno di Donald Trump – distante da un rinnovato sostegno a Kiev – alla presidenza degli Stati Uniti. «Se l’Ucraina non potrà continuare a difendersi, la guerra di aggressione russa minaccia di spostarsi ulteriormente verso i confini europei, verso i nostri confini della NATO», ha avvertito il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock.
Le accuse di Mosca – Sempre oggi sono arrivate nuove pesanti accuse da Mosca. «Di fatto le relazioni fra Russia e Nato sono ormai scivolate a un livello di scontro diretto», ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. In effetti «i Paesi della Nato – ha aggiunto – sono già coinvolti nel conflitto in Ucraina. La Nato continua il suo movimento verso i nostri confini, l’espansione delle sue infrastrutture militari verso i nostri confini. Creata come strumento di confronto, l’Alleanza continua a mostrare la sua essenza».
Le parole di Trump – Una situazione – specie quella in Ucraina – preoccupante, non solo per il messaggio da Mosca ma anche in vista della possibile rielezione di Trump. Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha infatti recentemente riferito di una conversazione nella quale Trump gli avrebbe detto che, se fosse tornato alla Casa Bianca, non ci sarebbe stato un solo centesimo americano per gli aiuti militari all’Ucraina.
Sempre Trump, questa volta in un’intervista, ha anche detto che non bisogna dimenticare che la NATO è più importante per l’Europa che per gli Stati Uniti, perché c’è un oceano, «un bellissimo, grande, meraviglioso oceano» tra gli Stati Uniti e «alcuni problemi» in Europa.
Ma nel suo discorso odierno, Stoltenberg gli ha risposto a distanza, sottolineando che è essenziale un’equa distribuzione degli oneri. Allo stesso tempo, però, ha messo in guardia dall’agire da soli e ha sottolineato i vantaggi della NATO anche per gli Stati Uniti. Perchè «gli alleati europei hanno forze militari di livello mondiale, estese reti di intelligence e un’influenza diplomatica unica».